Google è il principale motore di ricerca per navigare in Internet, il più utilizzato dagli utenti di tutto il mondo. Ciò ha scatenato una vera e propria gara, in cui ogni azienda compete con le altre per comparire tra i primi risultati di ogni ricerca. Ciò significa che se il sito della nostra impresa non compare rischiamo di perdere grandi occasioni, nuovi clienti e opportunità di crescita.
In tal caso il primo passo da fare è capire perché il mio sito non compare su Google. In alcuni casi possiamo risolvere il problema in maniera facile e rapida con una nuova segnalazione del sito ai motori di ricerca. In altre situazioni, invece, sarà necessario rivolgersi a dei veri professionisti nel campo della SEO (Search Engine Optimization).
Il sito non compare su Google: le cause più comuni
Quali sono i motivi più comuni che ci rendono invisibili su Google? Ecco nel dettaglio le cause e le eventuali soluzioni.
- C’è troppa competizione sulle stesse parole chiave
Come abbiamo detto nel nostro incipit i risultati di Google sono una gara, dove a vincere sono siti con caratteristiche che l’algoritmo ritiene superiori. Conta molto ad esempio l’affidabilità del sito o il numero di volte che è stato citato in altre pagine web.
Spesso accade che la nostra azienda non sia realmente invisibile al motore di ricerca, ma più semplicemente venga posizionata a diverse pagine di distanza dalla cima. Le soluzioni in questo caso sono essenzialmente due: cambiare le parole chiave (una soluzione spesso non praticabile), o scalare la classifica, migliorando i parametri del sito riguardanti la SEO. Si tratta di un intervento da affidare ad un SEO specialist esperto e competente, che in poco tempo può permettere di raggiungere obiettivi importanti;



- Il sito è nuovo
Se la nostra pagina web è online da pochi giorni, o addirittura da poche ore, è piuttosto nella norma che non appaia sui motori di ricerca. In tal caso bisogna solo pazientare, aspettando che l’algoritmo si aggiorni inserendo e indicizzando anche il nostro sito.
Occhio agli errori
Non mancano gli errori, che possono portarci sistematicamente fuori dall’indicizzazione. Quando si costruisce un sito bisogna fare molta attenzione, perché errori e problemi possono compromettere i risultati sia sul breve che sul lungo periodo.
Ecco quali sono i più tipici:
- Sono stati utilizzati dei tag noindex
Si tratta di uno dei tag tra i più dannosi, perché comunicano a Google la nostra intenzione di non far trovare la pagina. Molti tengono questa dicitura nel codice prima di rendere il sito disponibile per il pubblico, ma bisogna fare grande attenzione a eliminare i tag uno ad uno. Il consiglio è quello di analizzare con cura il codice del sito, così da verificare la presenza o meno della striscia “noindex”;
- Google ha penalizzato il sito web
Ci sono molti motivi per cui il motore di ricerca può penalizzare un sito, ma spesso possono essere fatti ricondurre a delle pratiche considerate scorrette. Una pagina web non sicura, o responsabile di una dose massiccia di spam, può rischiare grosse punizioni, come il ban dai risultati di Google. Lo stesso vale per chi cerca di ingannare la SEO con azioni chiamate in gergo Black Hat SEO.
Se il nostro sito ha ricevuto penalizzazioni, ma non abbiamo tenuto comportamenti scorretti, possiamo inviare a Google una richiesta di revisione, così da essere reintegrati nei risultati delle ricerche.